Città d’arte e montagne d’incanto: cosa vedere in Piemonte

Cosa vedere in Piemonte

Chi pensa all’Italia spesso la identifica con le dolci colline toscane, con i tesori artistici di Roma, con gli incantevoli paesaggi delle Dolomiti o il mare della Sardegna, dimenticando che esistono luoghi di straordinaria bellezza anche al di fuori delle mete “classiche”.

Il Piemonte è uno di questi, con le sue città d’arte, le sue montagne, i castelli e le pievi che si immergono in colline e paesaggi d’incanto, dalle quali nascono vini e prodotti della terra che tutto il mondo invidia.

Per chi non conoscesse le tante, piccole meraviglie che si possono trovare in questa regione ecco dunque 50 suggerimenti per scegliere cosa vedere in Piemonte.

I tesori di Torino, prima capitale d’Italia

Torino veduta
La catena delle Alpi fa da sfondo agli inconfondibili scorci del capoluogo sabaudo

Per chi sceglie di visitare il Piemonte per la prima volta Torino è una meta irrinunciabile. La storia ha reso grande il capoluogo piemontese facendone la prima capitale d’Italia, ed abbellendola con palazzi barocchi, splendidi musei, antiche piazze e caffè storici che le danno un fascino unico.

Qui un itinerario completo per visitare Torino in cinquanta imperdibili tappe.

La città dei musei: dall’Egizio alla Mole Antonelliana

Museo Egizio
Il Museo Egizio: fondato nel 1824 è il più antico del mondo, secondo per numero di reperti solamente a quello de Il Cairo

Torino è letteralmente affollata di esposizioni, mostre e luoghi da visitare: dal Museo Egizio (il più importante al mondo dopo quello del Cairo) alla Mole Antonelliana (il monumento simbolo della città, al cui interno si trova il Museo del Cinema) passando per il Museo del Risorgimento (in quello che fu il primo parlamento del Regno d’Italia) e per numerose gallerie d’arte e collezioni.

Alla scoperta delle regge sabaude

Palazzo Madama
La facciata di Palazzo Madama, nella centrale piazza Castello, opera del celebre architetto di corte Filippo Juvarra

Dimora di nobili e sovrani, Torino è celebre soprattutto per le belle residenze che ospitarono i Savoia e tutta la loro corte. In piazza Castello, cuore della città, il Palazzo Reale e, a pochi metri, la bella facciata di Palazzo Madama non sono che la prima tappa di un viaggio infinito tra ville, castelli e regge di straordinaria bellezza.

Arte, mostre e storia alla Reggia di Venaria

Reggia Venaria
I magnifici giardini della reggia di Venaria Reale: dal 1997 il castello fa parte della Heritage List Unesco

Di tutti i palazzi che abitarono i Savoia il più celebre è quello di Venaria Reale, assolutamente uno dei più bei luoghi da visitare in Piemonte. Anche se la storia non fu clemente con questo meraviglioso complesso, che fu purtroppo trasformato in caserma e spogliato di molte delle sue ricchezze, la Reggia, con i suoi immensi giardini, non solo conserva intatto il suo fascino, ma è stata interamente riqualificata e ospita oggi un interessante museo, oltre a mostre temporanee, spettacoli ed eventi.

Stupinigi e le battute di caccia del re

Stupinigi Palazzina Caccia
L’ingresso alla Palazzina di Caccia, appena fuori dal capoluogo piemontese: un’altra realizzazione dello Juvarra

Più piccola, ma non meno famosa o incantevole, la Palazzina di caccia di Stupinigi si trova poco lontano da Torino, in quelli che un tempo erano i boschi e le tenute dei Savoia. L’elegante facciata, le due ali che si aprono ai suoi fianchi e la bella cupola sormontata dal cervo in bronzo sono uno dei simboli della città e delle sue residenze reali.

Il Castello di Racconigi, dove il tempo si è fermato

Castello di Racconigi
Castello di Racconigi, in provincia di Cuneo, la più giovane delle Residenze Sabaude

Allontanandosi ancora un po’ da Torino si incontra anche il castello di Racconigi, più “giovane” delle altre residenze sabaude, e per questo perfettamente conservata. Al suo interno il tempo pare essersi fermato: ogni arredo è ancora come i re lo avevano lasciato.

La Mandria, un’oasi naturale a pochi km da Torino

Viale Roveri Parco La Mandria
Il Viale dei Roveri all’interno dell’immenso Parco de La Mandria

Anche se Torino è una grande città, chi ama la natura non deve fare che pochi chilometri. Non lontano dalla Reggia di Venaria infatti si trova il Parco della Mandria, polmone verde e oasi naturalistica ideale per una lunga pedalata, una passeggiata, o per osservare da vicino le principali specie di uccelli che abitano il Piemonte.

Come antichi pellegrini sulla Via Francigena

Via Francigena
Turisti sui percorsi dell’antica Via Francigena, per secoli la strada percorsa dai pellegrini diretti a Roma

Torino e le montagne circostanti erano un tempo collegate dalla Via Francigena, la strada percorsa dai pellegrini che si recavano a Roma arrivando dalla Francia e attraversando il Piemonte. Luoghi di interesse artistico e storico si trovano lungo tutti questi percorsi, che oggi possono diventare il cammino ideale alla scoperta di chiese, monumenti, testimonianze del passato, ma anche borghi suggestivi e, perché no, sagre di paese e piatti della tradizione.

Susa, la sua valle, le sue montagne

Val di Susa - Bardonecchia
Val di Susa: Bardonecchia

Cosa vedere in Piemonte, sulla Via Francigena, se non la Val di Susa? Un tempo cammino quasi obbligato per chi dalla Francia raggiungeva Torino, la vallata è costellata di chiese, castelli, sentieri e testimonianze storiche. La stessa Susa vide passare le legioni romane e gli eserciti di ogni epoca, e ancora oggi offre un ricco patrimonio archeologico per gli appassionati di storia.

La Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte

Sacra San Michele
L’Abbazia di San Michele della Chiusa, o Sacra di San Michele: la sua edificazione viene fatta risalire agli anni 983-987

Il primo posto da visitare in Piemonte, quando si pensa alla Val di Susa, è certamente la Sacra di San Michele, uno dei simboli delle montagne torinesi e dell’intera regione. L’antico monastero romanico, aggrappato alla roccia, si erge maestoso sulle vallate circostanti, capolavoro dell’architettura e della fede così unico da lasciare letteralmente senza fiato.

Quando l’Europa era in guerra: Exilles e Fenestrelle

Forte di Exilles
Il Forte di Exilles, nell’omonimo comune in provincia di Torino

I valichi sulle montagne torinesi erano una grande risorsa nel passato, ma anche un pericolo quando la vicina Francia era ancora in guerra con il Piemonte. Cosa vedere dunque se non i forti di Exilles e Fenestrelle, possenti e spettacolari bastioni che anticamente proteggevano la Val Susa e la vicina Val Chisone dai temuti nemici.

La Via Lattea, paradiso degli sport invernali

Via Lattea
La Via Lattea, comprensorio sciistico composto da nove località tra le valli Susa e Chisone

Torino è celebre anche per aver ospitato le Olimpiadi Invernali del 2006, le cui gare si sono disputate sulle montagne della Val Susa e della Val Chisone. Non è un caso dunque che i versanti piemontesi siano tra i più amati dagli sciatori, che d’inverno possono trovare le piste migliori in quella che viene chiamata la Via Lattea, il più importante comprensorio sciistico della regione.

Sulle vette d’Italia: il Parco del Gran Paradiso

Parco Nazionale Gran Paradiso
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, area protetta al confine tra Piemonte e Valle d’Aosta

Montagna non significa solo sci, ma anche trekking e natura per chi ama il turismo attivo, soprattutto nella bella stagione. Su questo fronte posti da visitare in Piemonte non ne mancano, a cominciare dal Parco del Gran Paradiso (per metà piemontese, per metà valdostano), tra le aree protette più belle e famose d’Italia.

Al cospetto del Monviso, il Re di Pietra

Monviso Langhe
L’inconfondibile sagoma del Monviso: tra le sue vette sgorga la sorgente del fiume più lungo d’Italia

Se il Gran Paradiso è il parco più bello del Piemonte, il Monviso, nelle vallate del Cuneese, è sicuramente il monte più famoso di tutto il Piemonte. La sua sagoma inconfondibile e le sorgenti del Po, che custodisce tra le sue rocce, fanno del “Re di Pietra” uno dei simboli di questa regione ai piedi delle Alpi, meta apprezzatissima di escursionisti e scalatori.

Da Torino al Canavese, alla scoperta di Ivrea

Ivrea Carnevale Arance
Scene dal Carnevale delle Arance di Ivrea, momento centrale nel calendario delle manifestazioni del centro canavesano

Natura e storia si intrecciano non solo nelle montagne, ma anche nelle colline che circondano Torino e un esempio è la piccola ma pittoresca Ivrea, celebre soprattutto per il suo tradizionale Carnevale delle Arance, ma anche cuore del Canavese, una terra ricca di castelli, dimore storiche, sentieri e boschi che si raccolgono intorno ai numerosi laghi che ne caratterizzano il paesaggio.

In vacanza sul Lago Maggiore

Lago Maggiore
Paesaggio, arte e storia lungo le sponde e sulle isole del Lago Maggiore

Cosa vedere in Piemonte dopo Torino e le sue montagne? Una delle mete più amate è da sempre la zona del Lago Maggiore, dove è possibile rilassarsi in spiaggia, fare sport oppure andare alla scoperta dei tesori artistici e storici racchiusi nelle borgate lungo le rive.

A Stresa e sulle Isole Borromee

Lago Maggiore Isola Bella
ll giardino all’italiana di Palazzo Borromeo, sull’Isola Bella

Chi visita il Lago Maggiore non può fare a meno di recarsi a Stresa e, da lì, raggiungere l’arcipelago delle Isole Borromee. La villa e i giardini dell’Isola Bella, la pittoresca Isola dei Pescatori e i ricchi giardini botanici dell’Isola Madre sono veri e propri gioielli incastonati tra le acque del lago.

Il romantico Lago d’Orta

Lago d'Orta
Il Lago d’Orta

Non lontano dal Lago Maggiore il più piccolo Lago d’Orta prende il nome da Orta San Giulio, pittoresca cittadina che, assieme ai borghi che circondano il lago, ha ispirato per secoli artisti e scrittori. Il Lago d’Orta, coi suoi paesaggi e i suoi boschi, è tra le mete turistiche più conosciute di tutto il Piemonte.

I “Sacri Monti”, patrimonio dell’Unesco

Sacri Monti - Morazzone
Le cappelle di Morazzone, sulle sponde del Lago d’Orta

Da Orta San Giulio al Canavese, dal Torinese all’Alessandrino si possono trovare luoghi ricchi di storia e legati alla fede, riuniti sotto il nome di “Sacri Monti” e protetti dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità. Santuari e cappelle affrescate (sono ben 20 quelle del Morazzone, sulle sponde del Lago d’Orta) costituiscono un percorso tra arte e religione che merita di essere conosciuto e salvaguardato.

Una corona di monti per il Santuario di Oropa

Santuario di Oropa
Il Santuario di Oropa, complesso dedicato alla Madonna Nera

Tra i “Sacri Monti” patrimonio dell’Unesco il sito più celebre è quello di Oropa, grande santuario dedicato alla Madonna Nera che si trova tra le montagne biellesi. Al di fuori delle sue mura altre diciannove cappelle costituiscono il percorso sacro, e ciascuna di esse è caratterizzata da un affresco dedicato alla vita della Vergine.

Tra boschi del Sacro Monte di Crea

Serralunga di Crea
La Cappella del Paradiso, al Sacro Monte di Crea

Meno famoso, ma ugualmente suggestivo, il Sacro Monte di Crea si trova invece nell’Alessandrino, e dal paese di Serralunga risale fino al santuario e poi alla Cappella del Paradiso tra boschi di querce e frassini. Paesaggio e memoria storico-religiosa si uniscono in questo percorso suggestivo e immerso nella natura.

Novara e la cupola di San Gaudenzio

Novara San Gaudenzio Cupola
La cupola di San Gaudenzio, opera di Alessandro Antonelli

Per chi abbia visitato il Lago Maggiore una meta non troppo distante può essere Novara, poco conosciuta dal punto di vista turistico, ma sicuramente interessante. I simboli della città sono la cupola di San Gaudenzio, che porta la firma di Alessandro Antonelli (l’architetto della Mole Antonelliana di Torino) e i tipici biscotti novaresi, una leccornia di cui non si può fare a meno.

A Vercelli per assaggiare la classica “Panissa”

Panissa Vercellese
La Panissa Vercellese, piatto tipico nato dalla coltura principe del Vercellese

Anche Vercelli, come Novara, ha approfittato nei secoli dell’ottima posizione tra Torino e Milano, diventando una città fiorente grazie soprattutto alla coltivazione del riso. Per chi ama la buona tavola i piatti tradizionali a base di questo prodotto sono tantissimi e tutti ottimi, ma il più conosciuto è la “panissa”.

Alpinisti ed escursionisti sul Monte Rosa

Monte Rosa Valsesia
Il massiccio alpino del Monte Rosa, con i 4.634 metri della punta Dufour tra i più alti d’Italia

Il Vercellese è anche la porta d’ingresso per uno dei massicci più alti d’Italia, quello del Monte Rosa. Da Alagna Valsesia è possibile raggiungere a piedi i rifugi montani, e poi proseguire in un lungo tour intorno al ghiacciaio, oppure tentare la scalata delle sue pareti più impervie.

Alessandria e la Cittadella, patrimonio dell’Unesco

Alessandria Cittadella
Il singolare disegno della Cittadella di Alessandria, fortificazione del 18° secolo, appena fuori dalla città

Scendendo da Vercelli verso la Liguria si incontra invece Alessandria, famosa per la sua Cittadella. Tra le cose da vedere in Piemonte questa monumentale fortificazione del XVIII secolo è sicuramente tra le più importanti, visto che è tra le meglio conservate d’Europa ed è considerata patrimonio dell’Umanità.

Novi Ligure e il Forte di Gavi

Forte di Gavi
Il Forte di Gavi, cittadina nota anche per essere zona di produzione del pregiato vino bianco che ne porta il nome

Altrettanto suggestivo e ben conservato, anche se meno conosciuto, è il Forte di Gavi, sempre nell’Alessandrino. Il castello si trova su quello che un tempo era il confine tra i domini dei Savoia e la Repubblica di Genova, è circondato da splendide colline dove si producono vini d’eccellenza ed è a pochi passi dalla bella Novi Ligure, altro centro che merita certamente una visita.

Sulle colline Unesco del vino: Langhe, Roero e Monferrato

Langhe
Di grande suggestione, specialmente in autunno, il paesaggio disegnato dai vigneti che ricoprono le colline delle Langhe

A proposito di vino, forse non tutti sanno che alcuni tra i più grandi rossi del mondo si producono proprio in Piemonte. Posti da visitare per conoscere come nasce il nettare di Bacco ce ne sono tantissimi in tutta la regione, ma solo le colline di Langhe, Roero e Monferrato hanno acquisito un tale livello di eccellenza da meritare il riconoscimento a patrimonio dell’umanità tutelato dall’Unesco.

Alba, la capitale delle Langhe e del tartufo

Alba Tartufo
Visitatori da tutto il mondo alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in calendario lungo ottobre e novembre

Il viaggio tra le colline Unesco del vino non può che partire da Alba, capitale delle Langhe e piccola cittadina famosa in tutto il mondo per i suoi grandi vini rossi, per la sua cucina tipica ma soprattutto perché a ogni autunno organizza la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la più grande rassegna mondiale dedicata al Tuber Magnatum Pico, ingrediente unico e speciale per gli chef e i gourmet di tutto il mondo.

Tra le Langhe dei grandi vini: Barolo e Grinzane

WiMu-Barolo
Barolo celebra la sua tradizione enologica con gli originali allestimenti del Wine Museum (WiMu)

Tra le cose da vedere in Piemonte, a pochi chilometri da Alba non possono mancare il Castello Cavour di Grinzane, eletto a simbolo delle colline Unesco, e il piccolo centro di Barolo, patria di uno dei vini più famosi al mondo. I paesaggi circostanti, con i versanti disegnati dai filari dei vigneti, le borgate, le torri e i castelli delle Langhe, sono uno spettacolo per gli occhi, soprattutto in autunno.

La Langa della nocciola… e quella di Fenoglio

Langhe Noccioleto
I noccioleti, coltura prevalente negli aspri paesaggi dell’Alta Langa

Parlare di Langhe non significa solo soffermarsi sul vino e sulla sua produzione. Dalle colline dell’Albese nascono anche prodotti d’eccellenza come la Nocciola Piemonte Igp, tra le più buone nocciole del mondo, ingrediente fondamentale di molti dolci tipici piemontesi ma anche della Nutella, crema spalmabile celebre nel mondo nata dal genio di Michele Ferrero. Le Langhe poi sono anche ricche di storia: tra le sue colline furono scritte alcune delle pagine più importanti della Resistenza partigiana, che scrittori come Beppe Fenoglio e Cesare Pavese hanno reso immortali.

Il Roero: vino, boschi e rocche

Roero Parco Castello Guarene
Il giardino all’italiana nel parco del castello di Guarene, antico possedimento dei Conti Roero, oggi residenza di charme

Anche il Roero, sulla riva sinistra del fiume Tanaro, fa parte delle colline del vino protette dall’Unesco. I suoi paesaggi hanno un fascino selvaggio, diverso da quello delle Langhe, ed i suoi vigneti trovano spazio tra ripide rocche e boschi, ideali per chi ama il turismo attivo all’aria aperta.

Bra, città “slow” del Barocco e del formaggio

Bra Cheese
Ogni due anni “Cheese” richiama nella cittadina cuneese migliaia di visitatori da tutta Italia

Il centro più importante del Roero è Bra, che con la sua posizione privilegiata tra le colline del gusto è diventato uno dei centri più importanti dell’enogastronomia piemontese, scelta da Slow Food e da “Cheese”, una delle più grandi manifestazioni internazionali dedicate al formaggio. Per gli amanti dell’arte Bra, con le sue chiese e i sui palazzi, è inoltre una delle più pregevoli testimonianze del Barocco piemontese.

Pollenzo e l’Università del Gusto

Pollenzo Università del Gusto
Pollenzo Università del Gusto

La passione per l’enogastronomia, nel Braidese, è quasi una religione, tanto che a Pollenzo, piccolo centro tra Bra e Alba, è nata una vera e propria Università delle Scienze Gastronomiche, voluta da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Le lezioni si svolgono all’interno dell’ottocentesco castello sabaudo.

Antiquariato e mercatini nella romantica Cherasco

Cherasco sfilata napoleonica
Ogni anno Cherasco ricorda con la sua sfilata napoleonica il passaggio del celeberrimo generale corso

Da Pollenzo a Cherasco la strada è veramente breve ed è un peccato non visitare questo piccolo, ma affascinante paese se si stanno esplorando le colline del Piemonte. Cose da vedere ce ne sono tantissime: dal pittoresco centro storico ai mercatini di antiquariato, che periodicamente si svolgono tra le sue vie e piazze, considerati tra i più grandi e ricchi di tutta Italia. Nel 1796 l’Armistizio firmato a Cherasco mise fine alle ostilità tra la Repubblica Francese e il Regno Sardo, con la cessione ai transalpini di Nizza e della Savoia.

A Canelli per visitare le “cattedrali sotterranee”

Vino è sinonimo non solo di paesaggi suggestivi, ma anche di secoli di tradizione che vengono portati avanti da cantine d’eccellenza. Ecco perché del sito patrimonio Unesco fanno parte anche le celebri “cattedrali sotterranee” di Canelli, cantine storiche dove è nato il primo spumante italiano metodo classico (nel 1865 ad opera di Carlo Gancia) e dove ancora oggi il vino invecchia pazientemente nell’attesa di essere assaggiato dai palati esigenti degli enoappassionati.

Casale Monferrato e le sue colline

Da Canelli si raggiunge finalmente il territorio del Monferrato, che con Langhe e Roero chiude il cerchio delle colline del vino più famose del Piemonte. Un possibile punto di partenza è allora quello di Casale, cittadina ricca di storia (irrinunciabile una visita allo splendido duomo) e, soprattutto, di sapori.

Non solo vino: il Basso Monferrato

La zona del Casalese è anche detta Basso Monferrato e guarda tanto all’Alessandrino quanto al Vercellese. Vigneti, castelli e borgate a nord digradano dolcemente verso la pianura, dove lasciano il posto alle prime risaie, mentre a occidente si raggiungono le belle colline astigiane.

Castelli e pievi romaniche tra le colline astigiane

Il Basso Monferrato prende il nome di Monferrato Astigiano quando, abbandonato il territorio di Casale, ci si sposta più a ovest, verso la città di Asti e, successivamente, verso Torino. Queste colline sono ricchissime di castelli, antiche pievi e chiese romaniche, che costituiscono uno dei percorsi più suggestivi e interessanti per chi, ai piaceri del vino, vuole unire la scoperta del passato del Piemonte.

L’Abbazia di Vezzolano, gioiello del Medioevo piemontese

Tra tutte le antiche testimonianze che si possono trovare nel Monferrato Astigiano, l’Abbazia di Vezzolano è forse la più significativa. La chiesa romanica e il chiostro affrescato, il giardino e le sale dove i monaci vivevano sono ancora perfettamente conservate, e portano il visitatore letteralmente indietro nel tempo.

Asti, il suo Palio e il Festival delle Sagre

Il cuore del Monferrato Astigiano è, ovviamente, la città di Asti, che per la sola bellezza della sua cattedrale e dei suoi palazzi storici meriterebbe già una visita. Se ai richiami dell’arte si vuole accostare un pizzico di folclore tipicamente piemontese, allora bisogna scoprirla durante la giornata del suo storico Palio (la terza domenica di settembre), tra i mille colori delle rievocazioni storiche e le evoluzioni degli sbandieratori, oppure nel weekend del Festival delle Sagre, quando vino e prodotti della terra conquistano il campo del Palio in un tripudio di profumi e sapori.

L’Alto Monferrato e Acqui Terme

Se dall’Astigiano ci si sposta verso la Val Bormida e l’Appennino Ligure, ecco che si entra nell’Alto Monferrato, terra di grandi vini e piatti gustosi, ma anche di Acqui Terme, detta “La Bollente” per via delle sue sorgenti termali, e meta di numerosi turisti alla ricerca di relax e benessere.

Dall’Astigiano alle montagne di Cuneo

Cuneo
Cuneo: la città prende il nome dalla sua particolare conformazione, alla confluenza dei fiumi Stura e Gesso

Cosa vedere in Piemonte, dopo aver esplorato le bellezze artistiche di Torino, visitato il Lago Maggiore ed esplorato le colline Unesco del gusto e del vino? Cuneo, ai piedi delle Alpi Marittime, è la porta d’accesso ad alcune delle vallate montane più affascinanti di tutta la regione, oltre che una città bella e vivace.

Le escursioni più belle nel Parco delle Alpi Marittime

Per chi ama camminare in montagna il Parco Nazionale delle Alpi Marittime è un vero paradiso. Ogni vallata è ricca di sentieri e percorsi che permettono di raggiungere anche il confine francese e il vicino parco del Mercantour, per poi tornare sui propri passi tra alte cime, laghi, boschi e pascoli incantevoli.

Saluzzo e i castelli dell’antico Marchesato

A pochi chilometri da Cuneo si trova anche una delle zone più affascinanti di tutto il Piemonte, quella dell’antico Marchesato di Saluzzo, dove ogni paese ha la sua torre o il suo castello. Il più bello è quello della Manta, con la sua celebre sala affrescata che ritrae, secondo l’iconografia medievale, eroi ed eroine considerate esempio di virtù e rettitudine.

Alla scoperta dell’Abbazia di Staffarda

Sempre nel Saluzzese, l’Abbazia di Staffarda è considerata una delle architetture più importanti del Medioevo piemontese. La chiesa, riccamente decorata con il suo prezioso polittico, è un’opera straordinaria, oltre che il cuore dell’antico monastero.

Sui luoghi della fede: la Certosa di Pesio

Conventi e monasteri di antichissima origine si trovano in tutto il territorio di Cuneo, e la bella Certosa di Pesio, nell’omonima valle, è un vero gioiello della fede incastonato tra i monti. Il complesso è meta ogni anno di pellegrini e turisti, affascinati dalla bellezza del chiostro e della chiesa.

Il maestoso santuario di Vicoforte a Mondovì

Chi alla pace dei monasteri preferisce la bellezza delle decorazioni barocche può invece visitare il grandioso complesso del Santuario di Vicoforte, a Mondovì. La cupola ellittica è una delle più grandi al mondo ed è coperta da oltre 6mila metri quadrati di affreschi. Dal dicembre 2017 il santuario ospita la salma dell’ultimo re d’Italia Vittorio Emanuele III e della di lui consorte, la regina Elena.

A Fossano nel castello degli Acaja

Fossano, con il suo castello, è un’altra importante città del Cuneese che merita di essere vista. Il maniero, con le sue mura possenti e il fossato che lo circonda, apparteneva nel Medioevo alla nobile famiglia degli Acaja, alfieri dei Savoia e nemici dei Marchesi di Saluzzo.

Il Piemonte in tavola: una regione da gustare

In qualunque parte del Piemonte ci si trovi, che si cerchi un ristorante raffinato o una più semplice osteria, con la buona tavola non si scherza. La tradizione gastronomica della regione è assolutamente inimitabile, i piatti tipici sono tantissimi e tutti eccellenti, così come le materie prime: dalle verdure di stagione ai formaggi e ai salumi. La carne è il piatto forte di tutto il territorio cuneese, mentre Torino ha una tradizione insuperabile per i dolci e il cioccolato.

Un calice di rosso (o bianco) per accompagnare ogni piatto

Barolo, Nebbiolo e Barbaresco sono tra i vini più conosciuti al mondo, ma anche al di fuori di Langhe, Roero e Monferrato il Piemonte ha da offrire etichette d’eccellenza, con rossi e bianchi di ogni tipo e in ogni parte della regione. Il connubio prefetto per accompagnare i grandi piatti della gastronomia locale.

Sapori, arte, natura: la vacanza perfetta per tutti

Terra autentica e di grandi prodotti enogastronomici, con un patrimonio storico e artistico incredibile e con alcune delle montagne più belle d’Italia, il Piemonte non ha nulla da invidiare a qualunque altra regione italiana. Torino, la zona dei laghi e le colline Unesco del vino sono i tre poli turistici più importanti di tutto il territorio, ma accanto ad essi sono migliaia i luoghi da scoprire. Chi ancora si chiede cosa vedere in Piemonte sappia quindi che, qualunque sarà la meta scelta sarà difficile rimanere delusi.

 

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